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di Michel Blanc, con Michel Blanc, Carole Bouquet, Philippe Noiret
(Francia, 1994)
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La protagonista femminile Carole Bouquet |
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Quella di GROSSE FATIGUE è certamente una sceneggiatura intelligente: quella di tutte le commedie riuscite, che devono essere doverosamente folli ma costantemente logiche nella loro meccanica, rinvigorite dalla fantasia ma soprattutto dominate dall'autocontrollo. Giochi di specchi tra due sosia, i quali rappresentano oltretutto degli attori celebri, riconoscibili, come tutti coloro che stanno attorno, e che prestano la loro notorietà ad un film che assomiglia quindi ad un gioco di molteplici specchi, d'infiniti rinvii, IL SOSIA è anche qualcosa d'altro. Un film sull'attore e sulla propria immagine pubblica: sulla diversità schizofrenica fra i suoi personaggi e sé stesso. Ed ancora, e soprattutto, l'abbozzo di un labirinto certamente comico - ma pure sottilmente ambiguo e destabilizzante - sulla perdita dell'identità, sul rovesciamento dei valori in un modo dominato dalla superficialità dell'immagine, dal pericolo dell'apparenza. Indebolito dalla versione doppiata (che, come sempre, penalizza di molto le opere parlate in francese) GROSSE FATIGUE è un 'encomiabile mezza-riuscita: poiché piccoli, ma ahimè determinanti errori (di gusto più che di ritmo) lo rendono, più che cristallino, soltanto godibile.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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